Negli ultimi anni, per rispondere nella maniera più appropriata a una mutata domanda di servizi bancari, anche in Italia hanno trovato ampia diffusione dei finanziamenti personali rivolti esclusivamente a un target incrementante di clientela finanziaria, rappresentato dai cittadini stranieri, comunitari o extracomunitari.
Sono infatti sempre di più le persone che si recano nel nostro Paese per studio o per lavoro, e per questo motivo una discreta parte del sistema bancario ha deciso di approntare delle offerte ad hoc per tale utenza, che necessita sempre più spesso non solo di servizi transazionali per gestire la propria liquidità, o effettuare rimesse verso il Paese d’origine, ma anche di una linea di credito che possa supportare le rispettive esigenze di studio o di lavoro.
Tuttavia, i prestiti personali per stranieri raramente presentano delle condizioni economico contrattuali paragonabili a quelle riscontrabili nell’offerta riservata alla clientela di nazionalità e di residenza italiana.
Questa “discriminazione” bancaria trova la propria origine del differente grado di rischio percepito della clientela non residente, generalmente rilevato come più elevato rispetto alla clientela residente nel nostro Paese.
Non è pertanto affatto raro riscontrare dei prestiti personali per cittadini stranieri che raramente superano la soglia dei 5 o dei 10 mila euro, con piani di ammortamento della durata piuttosto compressa, anche in questo caso raramente eccedenti i 24 o i 36 mesi.
Di contro, raramente vengono richieste delle garanzie eccezionali. È infatti spesso sufficiente la semplice presentazione di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato, che possa fungere da principale forma di tutela per l’istituto di credito finanziatore.
Se sul fronte dei prestiti personali, pertanto, l’offerta bancaria è in crescita – ma pur sempre timida, più ampie sono le possibilità per i cittadini stranieri che desiderino poter aprire un conto, ottenere una carta bancomat, e un servizio di rimesse dirette del denaro verso il Paese d’origine. Quasi tutti gli istituti di credito sono infatti oramai convenzionati con servizi di money transfer o simili, offrendo alla clientela straniera l’assistenza fondamentale necessaria.